Vi è qualcosa di ancestrale nella montagna d’Aspromonte, nel suo ordine e nella sua bellezza, nelle sue diverse altezze e nella qualità della sua luce; …. Si sollevarono dagli abissi marini le alture dell’Aspromonte, per testimoniare, oggi, adiacenze geologiche ed epoche sovraimposte; vi comprenderai la gerarchia genuina e vergine della natura … …, la roccia è la più antica; poi vennero gli alberi e lepiante, la prima forma di vita … … e vennero gli animali, e, tra questi, per ultimo, l’uomo….(tratto da Se verrai in Aspromonte di Giuseppe Bombino) |
La proposta di riconoscimento di “Aspromonte
Geopark”, avanzata dal
Parco Nazionale
dell’Aspromonte alla Commissione
Internazionale
UNESCO per entrare a far parte della Rete
Mondiale dei Geoparchi, è
tesa a salvaguardare e valorizzare uno degli ambienti più particolari
del patrimonio naturale del Mediterraneo Centrale, caratterizzato da
un’estrema diversità paesaggistica, geoambientale e dalla presenza di
interessanti ed uniche realtà storico-culturali.
Fra i processi
naturali che determinano le peculiarità di un paesaggio, quelli che
caratterizzano particolarmente un territorio sono i processi geologici
e geomorfologici. Da qui anche l’individuazione
di “paesaggi
geologici”, accanto a quelli
estetici e percettivi, allorquando
l’impronta geologica in un’area è talmente forte da incidere in maniera
determinante sugli altri processi di trasformazione.
E’ il caso dell’Aspromonte.
Le Emergenze geologiche e geomorfologiche del GeoSistema sono:
• la sequenza di
terrazzi marini e continentali
• le valli delle
Fiumare: Amendolea, La Verde, Buonamico, Careri, …
• le Grandi Pietre
e i Monoliti
• il paesaggio
“dolomitico” a pinnacoli e guglie di Canolo
• le cascate
• le rocce
cristallino-metamorfiche
• le grandi frane
e le deformazioni gravitative profonde di versante |